Molti sottovalutano l’importanza del Gruppo, molti credono di non sottovalutarla ma per la sua gestione ignorano alcune cose importanti, alcune regole, o semplicemente non pensano che alcune scelte, atteggiamenti o comportamenti possano essere negativi o controproducenti.
Nell’esperienza che ho fatto in tanti anni e che comunque sto facendo tuttora (non si finisce mai di imparare e di sbagliare), posso affermare in primis che non è facile. Per niente.
Quando devi gestire 20/25 ragazzi, con la loro età, le loro esperienze, i loro pensieri, caratteri, fissazioni … e via così, non può essere semplice, anche perchè devi avere con ognuno di loro il giusto rapporto, personalizzato, dedicato.
L’allenatore ci tiene, sempre, anche se dall’altra parte non è di così semplice comprensione, ma è così e ogni volta che si fanno delle scelte si sa che possono essere difficili da digerire oppure rendere estremamente contento qualcuno.
L’unico che magari si lacera per ore o giorni è proprio il Mister, che sa, è consapevole che quello che deciderà avrà il suo peso, nel bene o nel male.
Quest’anno mi trovo a fare delle scelte più difficili degli anni passati, perchè il livello è alto, i ragazzi sono tutti in gamba, per impegno e voglia di fare, di dimostrare quello che valgono, quindi arrivi alla fine della settimana che ti poni mille domande, fai mille ragionamenti, per decidere gli 11 che devono scendere in campo perchè … ah già, dimenticavo una cosa fondamentale, dobbiamo fare tutto il possibile per vincere.
D’altra parte si giocano queste partite per quello.
Si rischia di essere impopolari a volte, ma si deve essere sempre coscienti del fatto che si ha a che fare con dei ragazzi e che quindi bisogna metterli nella condizione di dare il meglio e di esprimersi, chi più, chi meno.
Com questo presupposto, penso sia chiaro quanto sia difficile gestire un Gruppo.
Poi succedono anche quelle cose incredibili, pazzesce, sconfortanti di chi ha problemi in famiglia e magari di salute e ti trovi a gestire qualcosa che va oltre, perchè poi, diciamolo, vuoi bene da morire ai tuoi ragazzi, vorresti che tutti stiano bene, vivano una vita bella e serena, ma nella realtà succede tutt’altro.
Trovi il modo di farlo giocare, entrare in campo, e magari non era ancora entrato una vota dall’inizio del campionato, e lui va in rete ben due volte grazie alla sua voglia e all’aiuto dei compagni che ti dimostrano cosa vuol dire fare “spogliatoio”, come fare gruppo.
Sono soddisfazioni, a volte più di una vittoria, e ti trovi a commuoverti ma a non doverlo far vedere.
Per ora avanti tutta e giorno dopo giorno risolviamo le magagne per far vivere bene tutti all’interno di questo gruppo fantastico.