Moduli o Principi ?

In questo periodo di ferma forzata noi allenatori ci arrangiamo un po’ come possiamo.
C’è chi si dedica ad altro, chi impazzisce dalla noia, chi studia … e se studia vuol dire che si fa anche domande.
Quest’ultima situazione, che coinvolge anche me, diventa interessante e tra le tante cose mi porta a riflettere su cosa darò alla mia squadra del futuro, per idea, filosofia, tecnica, tattica e tutto quello che ne concerne.
Mi sono trovato quindi a seguire dei corsi online, dei webinar, mi sono andato a scaricare partite degli ultimi due anni, sia di squadre nazionali sia estere, soprattutto inglesi e spagnole, ho cominciato a guardare e riguardare situazioni, movimenti, posizioni del giocatori, ma anche scelte, situazioni, insomma … per me uno spettacolo incredibile.
Da qui mi sono imbattuto in un argomenbto già affrontato grazie a Moreno Longo, allenatore del Torino, che mi ha posto davanti ad un concetto che condivido e che già cerco di mettere abitualmente in atto: la dinamicità del gioco.
Cosa intendo. Intendo dire l’insieme dei concetti di “modulo” e di “principi”.
Grazie ad alcune sue osservazioni mi sono spinto oltre le idee e le considerazioni che avevo già ed ho scoperto che erano solo di superficie, che in realtà potevo approfondire parecchio l’argomento e così ho cominciato a fare e ci sto ancora lavorando.
Un po’ di considerazioni però sono già finite nel mio bagaglio personale.
Estremizzare è limitativo, mentre dosare, miscelare e inventare è l’infinito.
Così mi sono detto che il modulo per impostare la squadra è importante, ma non è tutto e che servono dei principi per gestire le situazioni.
Solo il modulo o solo i principi sarebbe limitante, mentre il mix e l’interpretazione di questi due aspetti ti rende agile e ti permette di gestire le situazioni che si vengono a creare in partita in modo dinamico.
Per spiegarmi meglio, le mie ultime squadre hanno giocato col modulo 1-4-3-3 o 1-4-3-1-2 … bene … e io direi “e allora?”, perchè che mandano tutto per aria sono gli avversari, le situazioni sempre diverse che potremmo trovarci davanti.
Ecco che entrano in gioco i principi, per i quali si può lavorare in ampiezza, profondità, per linee verticali od orrizzontali … ecc.. a seconda delle scelte di gioco, delle caratteristiche dei giocatori propri e avversari o a seconda delle situazioni che si vengono a creare in campo.
Essere DINAMICI, secondo me, vuol dire che il modulo deve essere un mezzo flessibile per gestire le varie fasi della partita, quindi potrei affrontare la fase difensiva con un bel 1-4-4-2 ma ripartire in fase offensiva con 1-3-5-2, solo per fare un esempio, poi però bisogna pensare a cosa succede all’interno di queste fasi e potrei avere un giocatore, abitualmente difensore, che tuttavia si trova a supportare se non a portare a termine un’offensiva di contropiede così come potrei aver bisogno che la mia mezzala scenda a fare l’esterno basso per far ripartire il gioco e togliere riferimenti di marcatura a centrocampo.
Quindi MODULI e PRINCIPI … un mondo immenso che può permettere a noi allenatori e ai giocatori di essere creativi per un gioco più divertente e brillante.
Approfondiremo l’argomento appena potremo tornare sul campo: il mio Habitat naturale.