STILE E SORRISO …

Nella vita ognuno ha le sue difficoltà, le sue sofferenze, chi più e chi meno, quindi l’ultima cosa da fare è lamentarsi perché c’è sempre qualcuno che sta messo peggio di te.
Ho imparato tante cose nel tempo e continuo ad impararne tante altre, ma alcune me le porto dentro un po’ senza rendermene conto perché hanno fatto parte della mia vita quotidiana già da quando ero ragazzino, tra le quali mi piace pensare allo STILE e al SORRISO.
Sul primo … beh … non sono proprio il massimo certe volte e di errori ne faccio, ma ce la metto tutta perché secondo me avere stile è una forma di rispetto nei confronti degli altri, cosa a cui tengo molto. Se tu rispetti il prossimo, il prossimo farà lo stesso con te.
L’altro, il SORRISO, forse fa parte anche del primo, ma comunque è uno stile di vita salutare.
Le ultime vicissitudini mi hanno messo un po’ alla prova su questo aspetto, ma in generale la mancanza di serietà generalizzata fa un po’ da contrappeso alla mia voglia di ridere, anche se quando c’è la possibilità non mi tiro indietro di fronte ad una grassa risata.
Questo weekend vetusto ha visto la scomparsa di due uomini simbolo di Stile e Sorriso: Sean Connery e Gigi Proietti.
Due idoli che hanno segnato tra film, commedie, barzellette, il cinema che mi piace.
Sono solo gli ultimi due personaggi che in un anno complicato come il 2020 ci lasciano, ma oggi mi ha colpito particolarmente la scomparsa di Gigi Proietti, perché mi capita raramente di raccontare qualche barzelletta, io preferisco ascoltarle, ma quando lo faccio racconto le sue.
Sean Connery e i suoi film, non solo 007, ha fatto anche altro, ma il simbolo e l’immagine che ha dato dell’uomo con stile è e rimane un riferimento per tutti.
Nel Calcio personaggi di stile ce ne sono pochi, ma ce ne sono.
Il primo che mi viene in mente è Gigi Ranieri, ma ci sono anche altri personaggi che possono piacere o meno hanno avuto il loro stile, come Giovanni Trapattoni (il mio idolo indiscusso), José Mourinho o il compianto Franco Scoglio detto il “Professore”. Ma ce ne sarebbero altri.
Per una volta voglio parlare di quello che non riguarda il mio mondo, quello del Pallone, ma la mia vita quotidiana, che mi caratterizza.
Quindi, un personale grazie a Sean e Gigi che per me hanno significato tanto.