Amo e amerò sempre il Calcio, è una parte di me sin da quando ero bambino e molto di questo lo devo proprio a Paolo Rossi, “Pablito”, perchè nel ’82 io avevo 9 anni e anche se non ricordo benissimo alcune cose della mia infanzia, quella del Mondiale di quell’anno, della Nazionale e del mio eroe n.1 le ricordo benissimo, quasi come se fosse ieri.
Volevo essere come Paolo Rossi, volevo giocare col pallone e diventare come lui.
Poi si sono susseguiti nei decenni successivi altri campioni, altri eroi, altri miti, ma quello di Pablito per me è stato il primo e il più importante, perché mi ha lanciato verso il mondo che amo di più.
Questo 2020 è proprio un anno funesto, cattivo, crudele o forse il Signore ha voluto radunare lassù il meglio per tenerselo vicino, non lo so, ma di certo tutte queste perdite in un anno solo lasciano un vuoto che si fa fatica colmare.
Comunque mi conservo il ricordo di quel mondiale, un inizio difficoltoso, tanto che quasi non superiamo le fasi iniziali, poi … poi si sblocca Paolo Rossi e da lì non si è più fermato.
Rimane per me memorabile la partita contro il Brasile. In sala dai miei zii in campagna avevamo un tavolone ovale con sopra un lastrone di vetro. Eravamo in 5: io, i miei zii Silvio, Severino e Urbano, e mio cugino Tiziano, anche lui vittima (ma non per Covid) di questo 2020 assurdo.
Alla prima rete dell’Italia al 5′ contro quel Brasile stellare (ricorderò sempre Falcao che con quella chioma cavalcava il campo in modo maestoso) a pugni è saltato il primo angolo (lo so… ho detto che è ovale … vabbè, avete capito cosa intendo) del lastrone di vetro.
Al secondo gol al 25′ salta via un altro pezzo e le urla di gioia fanno tremare i vetri delle finestre facendo arrabbiare mia zia e mia mamma, al terzo gol al 74′ altro pezzo che vola e al fischio finale … tavolo demolito … lo conserviamo ancora in cantina … e adesso mi sto commuovendo.
Di quei 5 siamo rimasti in due e il ricordo lo conservo ancora perché quei 3 gol li aveva fatti lui, Paolo Rossi, quel mio eroe, colpevole del mio amore per il Calcio.
Ciao Paolo, e grazie di tutto.