Era il 1986 e questo ragazzino di 13 anni si ritrova a vedere di nascosto un film un po’ “violento” intitolato Gunny con Clint Eastwood e questo evento segna fortemente la sua vita.
Parlo in terza persona ma quel bambino ero io e come per tante altre cose vissute, questa è rimasta nel mio bagaglio.
Sembra banale ma quando si è ragazzini, tutto quello che ci accade direttamente o indirettamente ci plasma e ci insegna tante cose, poi sta a noi distinguere il buono dal cattivo anche con l’aiuto di chi ci cresce.
Nel mio caso questo film mi ha insegnato tanto che ancora oggi metto alla base di tutto.
Dentro ci ho trovato DISCIPLINA, RISPETTO, ESSERE UN ESEMPIO, ALTRUISMO, SACRIFICO, DETERMINAZIONE, FARE SQUADRA e tante altre cosine.
La cosa che mi è rimasta più nel cervello e che è ad oggi alla base del mio modo di essere è proprio questo “Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo” che cerco di trasmettere ai miei figli per crescere ma anche ai miei ragazzi giocatori per crescere sia come persone che tecnicamente come squadra, perchè nel calcio le cose si realizzano come collettivo.
E’ il mio motto quotidiano, che tiro fuori proprio quando sono oin difficoltà e mi sembra che tutto mi cada addosso.
Tante volte non ci si riesce da soli ma la scintilla deve partire da noi per poi aggregarsi.
Improvvisare, perchè ad ogni azione succedono cose diverse e creatività, situazione, imprevisto la rendono unica.
Adattarsi, perchè devi utilizzare i mezzi che hai in quel momento, la tua creatività, la tua astuzia e tutte le tue capacità, anche quelle nascoste.
Raggiungere lo scopo, perchè solo con la determinazione interiore puoi trasmettere e contagiare i tuoi compagni affinchè anche loro lo siano.
Per me Gunny è un film cult della mia infanzia e non smetterò mai di usarlo come esempio.