La partita disputata sabato in casa contro la Lentatese ha evidenziato quali sono le nostre difficoltà, che non sono tecniche o tattiche, o per lo meno non in modo rilevante, bensì mentale perché a volte è difficile mantenere i nervi salti e il sangue freddo e finiamo col farci trascinare in situazioni strane, ma allo stesso tempo normali.
La tensione della partita, il fatto di dove dimostrare quello che valiamo, quello che sappiamo fare, la paura di fronte a quello che non conosciamo, non sappiamo come sono gli avversari e non sappiamo cosa aspettarci e invece di giocare a viso aperto, ci proteggiamo.
Gli avversari più esperti a questo livello hanno fatto la loro partita e l’hanno messa anche sul fisico, ruvido, sportellate e anche qualche parola di troppo.
Ma noi dovevamo essere preparati a tutto questo, perché in campo si sa che succede di tutto, ma la cosa più importante è rimanere concentrati, calmi, sangue freddo e dopo aver contato fino a 100 si agisce, con intelligenza.
Invece siamo caduti nel loro tranello e quando succede tutto diventa complicato, tanto che dopo essere andati in vantaggio, non abbiamo più giocato, blackout, loro pareggiano su rigore e vanno in vantaggio poco dopo. Questo tutto nel primo tempo.
Inevitabile ricaricarsi mentalmente anche durante l’intervallo per rientrare nel secondo tempo molto più in palla.
Già lo spirito era diverso anche se siamo caduti nuovamente nel tranello della provocazione.
Questo ci poteva costare caro perché non siamo stati all’altezza, tuttavia ci abbiamo provato e creduto fino al 95′ quanto siamo riusciti ad agguantare un pareggio fino a quel momento meritatissimo.
Siamo consapevoli di essere tecnicamente molto più forti, ma adesso dobbiamo allenarci sulla testa, sull’autocontrollo e sulla lucidità perché senza questi tre elementi fondamentali non saremo realmente competitivi.
Ora testa alla prossima trasferta a Bresso e …
Forza Sesto 2012 !!!!