A chi non è mai capitato di farsi male tanto o poco?
Anche solo un taglietto, fino ad arrivare a cose molto più serie, ma a seconda del nostro carattere siamo più sensibili e ci spaventiamo o preoccupiamo all’esasperazione, piuttosto che ci sentiamo degli eroi e “tanto passa” perchè non ho tempo per curarmi.
A volte però essere uomini vuol dire anche essere intelligenti (cosa che le donne sostengono essere il contrario) e a seconda dell’infortunio mantenere la massima lucidità e pragmaticità possibile, affrontare il problema nel modo corretto, curarlo per tornare il prima possibile operativi come o più di prima.
A parole è facile, ma nella realtà non è così e di quest’ultimo schieramento (quello degli “eroi” per intenderci) ne faccio parte e me ne porto addosso i segni.
Quante volte mi sono pentito di non aver fatto la cosa giusta solo perchè io sono più forte dell’infortunio.
Oggi, avendo a che fare con 3 figli in casa e 25 della mia squadra di calcio, cerco di trasmettere loro un concetto che serve per ogni cosa, calcio, scuola, famiglia, lavoro, insomma … per tutto: IL BUON SENSO.
Relativamente all’attività calcistica, cerco di fermare subito chi sente determinati dolori muscolari, tipo “Mister, sento tirare” oppure “Mister, ha fatto croc, fa un po male, ma ce la faccio ancora” … e questi casi sono diffusi perchè tutti vogliono giocare e nessuno vuole stare fermo o rischiare di non essere convocato o di giocare la parita di campionato.
Caratterialmente è lodevole, ma dal punto di vista del BUON SENSO è un problema, perchè uno persevera e fa peggio, magari da un affaticamento dove qualche giorno basterebbe per il recupero, si rischia di passare ad uno stiramento o addirittura uno strappo, che a seconda della loro entità finisce col causare uno stop molto più lungo a danno suo e della squadra.
Difficile comprendere cosa pilota i nostri pensieri e le nostre decisioni in questi casi, ma a volte per il bene comune bisognerebbe contare fino a 100 prima di prendere una decisione e pensare a curarsi nel modo più corretto.
A riguardo vengono spesso sottovalutati i benefici che può portare una seduta da un Masso-Fisioterapista, e si finisce a praticare molte tecniche costose e spesso inutili, che fanno solo perdere tempo e soldi.
Da quando mi rivolgo al mio fisioterapista, la mia vita è cambiata, oltre che per l’età (e non scherzate, sono sempre giovane) anche per le abitudini quotidiane, perchè non siamo pià ragazzini di 12 o 13 anni, di gomma.
Col passare del tempo siamo più vulnerabili già dai 16/17 anni in poi.
Quindi usate la testa, non sottovalutate mai gli infortuni, ma fatevi vedere subito da uno specialista, prima che il vostro senso “eroico” vi crei problemi peggiori.