Oggi mi sono trovato a leggere un post dove ho trovati una esternazione mediatica del noto Pep Guardiola su quello che è semplicemente il suo calcio che riporto qui sotto.
Un estratto quindi poche parole da interpretare, anche se c’è già molto contenuto se vogliamo.
Un commento dice “E la scelta?”
Effettivamente alla prima lettura si direbbe che lui pilota la squadra come se giocasse a FIFA sulla sua PS4 ma non è proprio così.
Lavora sui principi quindi è ovvio che si danno delle direttive sul come disporsi in campo a seconda delle situazioni, ma si deve tener conto che le situazioni cambiano continuamente e che si arriva solo fino ad un certo punto, poi bisogna saper leggere la partita da dentro il campo e fare delle scelte, soprattutto quando ti arriva la palla e, come dice Pep, GIOCHI.
Le scelte ci saranno sempre, ma devi capire quali scelte hai a disposizione ed è su questo che Pep, ma direi anche qualunque allenatore, lavora.
Se invece non do alternative, non stimolo la scelta, anche quella più coraggiosa, ingabbio i ragazzi sul campo e piano piano spengo la loro creatività e a ruota anche gli stimoli per fare meglio.
“Giochiamo in profondità sull’esterno basso che va in sovrapposizione”. Bene, ma cosa vuol dire? Vuol dire Giochiamo profondo sull’esterno … ma poi … poi cosa fa? Deve scegliere cosa fare.
E lì scatta la lettura del momento, di cosa sta facendo (o non sta facendo) l’avversario per fermarmi, chi tra i miei compagni può aiutarmi, la possibilità di affondare individualmente, pensare a cosa fare se non riesco nel mio intento ma senza perdere la palla, .. ecc…
Come vedete di scelte da fare ci si sguazza.
Trovo interessantissimo parlare di questi argomenti perchè ci si confronta ed emergono sempre considerazioni nuove e … anche delle idee.