Un ruolo che viene interpretato in diversi modi e che in certe situazioni viene sottovalutato, ma nella realtà ha un’importanza fondamentale negli equilibri di un gruppo, di una squadra.
L’allenatore ha la responsabilità totale, complessiva, ma il Capitano (con al “C” maiuscola non a caso) è un riferimento per tutti i calciatori.
Quindi ha un’enorme responsabilità.
Da lui parte lo spirito che deve condizionare tutti, l’energia, la carica prima e durante la partita, la positività, la disponibilità con i compagni in difficoltà.
Non è un lavoro facile, amche se tutti vorrebbero quella famigerata fascia sul braccio, perchè nei momenti difficili bisogna essere più forti di tutti, andare dai compagni e caricarli, rincuorarli dopo un errore, togliere tensione laddove si crea, aiutare il Mister nella gestione del gruppo.
Ovvio che le cose non sono così semplici, a parole si fa in fretta e lo sconforto in certi casi è plausibile, ma il Capitano deve cercare di essere sopra tutto questo perchè si carica sulle spalle la squadra nei momenti belli come nei momenti brutti.
E’ anche un esempio per i compagni in allenamento, durante la partita e nello spogliatoio. Esempio tecnico e umano.
Credete che stia esagerando?
Allora non siete dei Capitani … ve lo garantisco.
Nella storia abbiamo visto tanti Capitani che hanno riempito di orgoglio i propri tifosi non solo per le proprie prestazioni, ma per il comportamento, l’atteggiamento, il modo di vivere la propria presenza sul tappeto verde.
Basti pensare a Gaetano Scirea, Franco Baresi e Sandro Mazzola che pur appartenendo a tre tifoserie, tre squadre diverse, fortemente rivali tra loro, hanno saputo dare a tutti, trasversalmente, durante la loro carriera, un esempio di umanità sportiva fuori da ogni precedente. Sono dei miti, delle icone, dei riferimenti per tutti.
Ce ne sono stati anche molti altri, ma mi soffermo su questi che hanno segnato la mia adolescenza.
Oggi siamo alla ricerca di un vero Capitano che dia nuovamente l’importanza e la rilevamza che merita a questo ruolo danto importante quanto delicato, affinchè possa tornare ad essere un sempio per i ragazzini, quelli che una volta appendevano il poster del loro eroe dietro la porta o sul muro della propria camera da letto e che a lui si affidavano come esempio sportivo anche solo per andare a giocare a calcio in cortile o in oratorio con gli amici.
Questo è il Calcio.
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Il riscaldamento
Ieri sera mi sono odiato, ho fatto un errore grossolano.
Ho trascurato il riscaldamento, non ci ho posto l’attenzione che cerco di mettere in ogni cosa e i guai per la squadra si sono presentati.
Stiramento al retto femorale destro.
Una cosa a cui bisogna sempre stare attenti è il rapporto CLIMA/TEMPERATURA/TEMPI E MODI DI RISCALDAMENTO.
E’ fondamentale per evitare (o cercare di evitare) infortuni durante gli allenamenti che poi ti precludono di fare le scelte migliori per la partita.
Quindi bisogna pianificare un sistema di riscaldamento pre-allenamento il più efficace possibile e va seguito affinchè sia eseguito correttamente, al meglio, senza trascurarne alcun aspetto.
Includo anche lo STRETCHING che per quello che mi riguarda, misto (statico+dinamico), è parte importante e integrante del riscaldamento stesso.
All’interno di 90 minuti di allenamento, almeno 15/20 minuti in inverno vanno dedicati proprio a scaldare bene i muscoli, ad attivarli nel modo più corretto possibile, graduale, in modo elastico.
In questo senso deve cambiare anche il riscaldamento pre-partita che, man mano che le temperature scendono, deve essere diversamente eseguito affinchè sia adeguatamente efficace.
Tutto deve essere eseguito con gradualità, copn una sequesnza che permetta al muscolo di scaldarsi impegnandolo sempre di più ma gradatamente.Vediamo un approfondimento sullo stretching dinamico e alcuni esercizi.
I punti, in sequenza, secondo me salienti da rispettare per un buon riscaldamento sono i seguenti
- Leggera corsa di riscaldamento
- Mobilità e attivazione articolare
- allungamento con stretching dinamico in movimento
- Allunghi per aumentare l’intensità di lavoro
- Camminare per 1 minuto (recupero aerobico)
- qualche scatto sul breve
- Palleggio
- Passaggi
- Possesso.
Poi teniamo presente che tutto è perfettibile e che questa è solo una mia linea guida. Di massima. Tutto poi deve essere studiato e preparato, anche volta per volta. Mica è così semplice come può sembrare.
Scegliere cosa far fare deve considerare molti fattori tra cui il tempo a disposizione, il clima del giorno, le caratteristiche dei giocatori e le loro attuali condizioni fisiche che cambiano inevitabilmente di settimana in settimana se non di giorno in giorno.
Altra lezione da mettere in saccoccia e avanti così.
NON SI MOLLA MAI !!!!
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Nonostante le difficoltà
Anche questa domenica ho imparato qualcosa di nuovo.
Quella di non dare niente per scontato l’avevo già nel mio bagaglio.
anche quella del rispetto per l’avversario.
E pure quella del non fidarsi mai di quello che può sembrare semplice.
Allora cosa ho imparato?
Questa volta la lezione importante è stata quella di cercare di gestire una situazione apparentemente senza senso ma che in realtà era fisiologica, come quando dopo una lunga corsa impegnativa ti fermi per riposare un attimo e poi riparti col desiderio di continuare come avevi fatto prima, solo che per ovvi motivi fisici e psicologici non poteva essere possibile e devi gestire le forze mentali e ficiche per ottenere comunque il massimo possibile anche se di tenore inferiore.
Ecco, proprio questo è successo domenica.
Si vorrebbe trovare una responsabilità o dare la colpa a qualcosa o a qualcuno, ma non c’è. Abbiamo fatto fatica ma abbiamo portato a casa comunque 3 punti senza rischiare più di tanto, sbagliano molto e non giocando con la solita cattiveria agonistica che ci contraddistingue.
Preferisco prendermi io la responsabilità di tutto questo piuttosto chre farla ricadere sui ragazzi perchè loro in campo hanno comunque lottato e hanno portato a casa il risultato.
Quindi avantoi tutta e ricaricando un po’ le batterie questa settimana cercheremo di ottenere di più.
Forza Villapizzone !!!
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Mai abbassare la guardia
Aprile 81 – Vilapizzone 1 – 3
Sabato 16 Novembre abbiamo incontrato una squadra tosta, che per tutto il primo tempo ci ha tenuto testa e creato qualche difficoltà.
Andiamo per primi in rete con un grande colpo di testa di Simoncini preciso all’incrocio alla destra del portiere.
Il pareggio arriva al 40′ dopo una nostra palla persa a centro campo e successiva disattenzione in difesa.
Nel secondo tempo siamo entrati in campo con un piglio diverso.
Panigada un po’ più dentro al gioco grazie ad Amendolaggine e Fiore che lo hanno cercato di più e l’hanno messo più volte in condizione di giocare palla e impostare il gioco, oltre anche ad essere più efficace in fase offensiva.
Poi l’ingresso di Aguirre, che al rientro dopo un lungo infortunio, ha espresso la sua gran voglia di tornare quello della partita contro l’Iris ed è stato fondamentale.
Prima assist di Aguirre a Bettinelli che infila alla destra del portiere avversario e successivamente chiudiamo i conti sempre con Aguirre che su punizione dalla nostra fascia sinistra insacca in porta all’incrocio opposto scavalcando il portiere.
Tutto molto bello e vi assicuro … tutto molto sofferto da parte mia.
Questo ci insegna che non bisogna mollare, mantenere calma e sangue freddo e cercare sempre di fare il meglio.
I ragazzi sono stati encomiabili per impegno e sacrificio.
Fiore a destra e Matilde a sinistra galoppano su e giù tutta la partita e insieme a Simoncini e Simone Oppici, centrali della difesa, chiudono tutto, ogni cosa.
Amendolaggine Panigada e Andrea Oppici tengono in pugno il centrocampo non permettendo agli avversari di essere pericolosi nel secondo tempo.
Davanti El Mosehly, Aguirre, Bettinelli e Girgis sono un fronte di spinta senza incertezze e con tanta determinazione.
Da segnalare Said (portiere) che nonostante un taglio al dito della mano, ha giocato comunque con spirito di volontà e determinazione.
Ora dobbiamo continuare a crescere sistemando quello che ancora non va, quindi … testa bassa e lavorare.
Orgoglio GIALLO-VIOLA !!!
Forza ragazzi !!!
Avanti tutta !!!
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Altra tappa raggiunta
Ma si riparte subito per la prossima
Sabato 9 Novembre 2019, un altro giorno da aechiviare con soddisfazione per i ragazzi, per il Villapizzone e dai … per una volta posso dirlo … anche per me.
Tante volte mi sono chiesto se il mio lavoro, il mio impegno stia andando nella direzione giusta e grazie ai ragazzi e al mio staff devo dire che ci stiamo provando, stiamo cercando di realizzare il sogno.
La strada è ancora lunga, le partite sono ancora tante e il primo pericolo è quello di compiacersi e di sentirsi arrivati, per perdere poi tutto.
Non si molla niente, mai, fino alla fine, non esiste.
Questo i ragazzi lo sanno e faremo in modo che continui così fino all’ultima giornata.
Avanti tutta !!!!
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L’IMPORTANZA DEGLI ALLENAMENTI
Spesso si sottovalutano gli allenamenti e si pensa che serva solo per approfondire alcuni aspetti tecnici o tattici o solo per stare o mettersi in forma.
NON E’ COSI’ !!!!
E lo dico a gran voce, perchè nel mio credo l’allenamento è dove ti costruisci, dove impari i piccoli particolari, dove ti metti alla prova, dove sperimenti e dove ti confronti in tutti gli aspetti con i tuoi compagni di squadra.
Io direi “TANTA ROBA” perchè si tratta di crescere ogni giorno sia dal punto di vista tecnico sia da quello umano.
E mi ci metto dentro anch’io perchè il Mister deve essere una figura di riferimento, un punto certo, ma questo non vuol dire che non si debba mettere in gioco, perchè si continua sempre ad imparare.
Chi si sente arrivato è finito.
Correzioni tecniche e tattiche devono essere all’ordine del giorno, sperimentare movimenti mai fatti prima, ragionare E SOTTOLINEO “RAGIONARE” tutti insieme su dubbi, proposte, idee. Insomma … confronto costruttivo.
E vi sembra poco tutto questo?
Secondo voi non fa diventare veramente importanti gli allenamenti?
Anche quando ci sono delle discussioni un po’ agitate tra compagni, qualche lite con nervosismo, tutto questo fa parte degli allenamenti, sono quelle cose che succedono all’interno del campo o dello spogliatoio e che sempre lì dentro vanno risolte nel migliore dei modi e facendo diventare queste situazioni fondamento di qualcosa di migliore e positivo.
Anche questo rende gli allenamenti qualcosa di unico ed importantissimo per chi gioca o allena nel modo dello sport di squadra.
La partita diventa il frutto di tutto questo, un po’ come prepararsi per l’esame tutta la settimana e la domenica svolgere l’esame.
Bello, appassionante !!!
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Valerio Ravaglia
Ragazzi, si ricomincia ad allenarsi, a rimettersi in forma, insomma … si corre, si suda e si fa fatica.
Se voglio essere credibile devo dare il buon esempio, ma dopo tanto tempo di inattività qualche inconveniente capita e …. è capitato.
Leggero stiramento al polpaccio destro e per la precisione al gemello sinistro del polpaccio destro.
Mollare non se ne parla e quindi si concludono gli allenamenti dei ragazzi stringendo i denti, soffrendo ma senza cedere di un passo.
Poi arrivi a casa e ti accasci dal dolore, ti fustighi da “quanto sei imbecille” e tutto quello che ne consegue, ma fortunatamente ho imparato molto bene che queste cose non vanno trascurate ed affrontate subito con chi se ne intende, anche per evitare lunghi stop.
L’istinto è quello di non andare ad impelagarsi con chi non si conosce dato che non si può sapere se si tratta di qualcuno di valido oppure di un ciarlatano, ma io ho il mio asso nella manica: VALERIO RAVAGLIA.
Il mio masso-fisioterapista di fiducia.
Ogni volta che ho un problema fisico passo da lui che in qualche modo per lo meno mi rimette in piedi e in certi casi mi risolve subito il problema.
Oh … non è un santone, un profeta o uno che fa miracoli, ma è talmente bravo che strapazzandoti un po’ tra schiena, gambe, spalle, mi sistema a dovere.
Qua ci vedete in compagni di un nostro amico e suo vecchio paziente.
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Contro tutti e … tutto
Giornata di campionato difficile, dove abbiamo capito che non si può lasciare niente, mollare mai, anche quando tutto gira male.
Sabato contro l’Afforese abbiamo sofferto molto la pesantezza del campo ma non è un alibi. E’ solo una caratteristica della poartita.
I veri problemi sono stati psicologici e tattici.
Psicologici dovuti al fatto che dobbiamo imparare ad essere più tranquilli e sereni, lucidi nelle esecuzioni e ragionare con calma.
Magari un po’ di malizia in più e ingenuità in meno avrebbero fatto comodo, ma non è tutto qui.
Dal punto di vista tattico dobbiamo fasarci meglio in mezzo al campo per non lassciare gli spazi pericolosi per colpa dei quali non abbiamo espresso il nostro gioco.
Sarà una settimana impegnativa, sia dal punto di vista tecnico/tattico che da quello atletico, ma tutto come da programma.
Fame, carattere e motivazione ci sono e i ragazzi hanno già voglia di tornare ai 3 punti con la prossima partita.
Forza Villapizzone !!!!
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Testa bassa e lavorare !
Quando i ragazzi lavorano, fanno fatica, si arrabbiano e poi vincono, ogni vittoria ti da un gusto particolare, diverso per ogni partita.
Rischi però di gongolarti, tirartela un po’ e rischiare quel calo di tensione che poi ti fa prendere una batosta pesante nell’incontro successivo.
Quando hai un campionato di 26 giornate (13+13 A/R) non puoi fermarti al singolo successo, anche se è giusto valorizzare e godere anche del singolo risultato, ma devi sfruttare questa gioia per aumentare consapevolezza e umiltà allo stesso tempo.
Vinci sabato? Godi Domenica?
Già domenica sera devi cominciare ad abbassare la testa e dal giorno dopo LAVORARE !! perchè già c’è da preparare la nuova sfida da giocare e l’obbiettivo rimane sempre quello: VINCERE !!!
Quindi TESTA BASSA E LAVORARE, essere umili e non pensare di essere chissà chi o chissà cosa, pensare solo da dare il 105% in allenamento e in partita.
Avanti tutta e FORZA VILLAPIZZONE !!!
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Cose della vita (cit.)
Il mondo del Pallone è un sottoinsieme della nostra vita, non certo un mondo parallelo, quindi tutto quello che ci succede si intreccia con tutto quello che facciamo anche se noi vorremmo compartimentare le varie attività che svolgiamo, lavorative o ludiche e semplicemente di svago che siano.
Così accade sabato, con la squadra raccolta intorno ad un nostro ragazzo in difficoltà per la scomparsa della mamma, a dimostrazione che il gruppo c’è, è forte, solido e per questo sono il più felice del mondo.
Siamo arrivati nel pomeriggio alla partita con la voglia di dedicargliela, di vincere anche per lui, oltre che per noi stessi, ma eravamo tesi, troppo, e questa cosa purtroppo non accade per la prima volta.
Dopo un’inizio difficile, contro l’Aurora Milano abbiamo attaccato e li abbiamo chiusi nella loro metà campo, concliudendo in porta poco e male, fino ad una disattenzione che è costata un rigore contro di noi che l’Aurora ha realizzato in un momento in cui il dominio era nostro.
La volontà di recuperare si è vista pure nel secondo tempo dove prima pareggiamo e poi andiamo in vantaggio grazie alla nostra determinazione.
Stanchezza sul finale ma siamo riusciti a portare a casa un risultato utile per la classifica, ma soprattutti da dedicare a chi della nostra squadra stava vivendo un momento difficile.
Ora dobbiamo affrontare il proseguo del campionato con la giusta serenità, tagliando fuori tutto ciò che di negativo ci csaschi addosso.
Ci si fa troppo condizionare da quello che dicono o gridano dalle tribune, dal pubblico, ma non è facile fare finta di niente.
Gli spettatori generalmente per la propria squadra diventano il 13° uomo, ma nel nostro caso purtroppo è il contrario, ci sta mettendo in difficoltà togliendo quella serenità che servirebbe in tutte le partite.
Stiamo crescendo e quindi ci faseremo col tempo, grazie alla collaborazione sia dall’interno (giocatori, direttore sportivo, dirigenti e allenatori) sia dall’esterno (come i tifosi).
Abbiamo portato a casa altri 3 punti, soffrendo un po’0 ma comunque strameritati grazie comunque ad una superiorità di gioco schiacciante.
Basti pensare che gli avversati hanno fatto 2 tiri in porta di cui uno un rigore e l’altro un calcio di punizione a fine partita.
Ora avanti tutta … pensiamo alla prossima partita.
FORZA GIALL-VIOLA !!!!!!