• Carattere e determinazione

    Villapizzone – Pero 2-0 … potrebbe sembrare una partita risolta senza difficoltà, ma non è stato così.
    Settimana scorsa abbiamo pareggiato in 10 una partita che meritavamo di vincere ma che per errori e sfortuna (anche se io non credo alla sfortuna o alla fortuna) non siamo riusciti a portare a casa. Abbiamo vissuto la settimana come se avessimo perso e anche durante gli allenamenti il pensiero continuava a ballare tra la partita pareggiata e quella che avremmo dovuto giocare questo sabato appunto contro il Pero.
    I precedenti hanno dato molta motivazione, abbiamo perso in casa loro 5-2 all’andata, ma il rischio era quello di essere sovraccaricati di tensioni e di preoccupazioni.
    Invece siamo entrati in campo quadrati, determinati, non perfetti ma sicuri di noi e di quello che avremmo dovuto fare.
    Nel primo tempo gli avversari hanno messo in campo poco, solo lanci lunghi sugli attaccanti e poi il nulla, ma purtroppo anche noi abbiamo giocato sempre palla lunga.
    I ragazzi del Pero hanno poi spostato le loro fatiche sulla fisicità, con falli al limite del lecito e con l’arbitro un po’ troppo permissivo, causando qualche preoccupazione ai miei ragazzi.
    Quando intorno al 30′ abbiamo segnato, la consapevolezza della nostra superiorità era evidente e nel secondo tempo abbiamo cominciato finalmente a giocare palla a terra senza rischiare mai niente tranne che sua loro azione all’interno della nostra area dove l’arbitro ha inspiegabilente visto e fischiato un fallo da rigore.
    Moretto con freddezza è riuscito a respingere il rigore lasciado il risultarto al momento invariato sull’1-0.
    Quando a 10 minuti dalla fine da una rimessa laterale un loro difensore la tocca di testa per insaccare la propria porta, col 2-0 abbiamo chiuso la partita.
    Non abbiamo giocato bene, ma abbiamo tirato fuori gli attributi contro tutto e contro tutti (giocatori, tutta la loro panchina e l’arbitro).
    Tutti bravissimi.
    Migliori in campo Moretto per il rigore ma soprattutto “Cavallo Pazzo” Fiore che ha corso e lottato prima come terzino destro e poi come mezzala sinistra.
    Ora testa alla prossima partita. Una alla volta.
    Forza Villapizzone

    #cdavillapizzone #gialloviola


  • Essere squadra anche nella difficoltà

    Inutile nascondere l’amarezza per il 3-3 casalingo contro l’Iris.
    Non ci stava, né per l’impegno né per il gioco espresso.
    3 gol non sono bastati a contrastare altrettanti nostri errori, ma questo capita.
    Eviterei di fare il 4° errore che sarebbe il più grave: colpevolizzare qualcuno.
    Nessuno è perfetto e tutti commettono errori, quindi chiudiamola lì.
    Una Squadra, un Gruppo affiatato si da una pacca sulla spalla, si incoraggia vicendevolmente, ci si da la carica in vista della partita successiva.
    Pareggiare questa partita all’ultimo minuto è stata dura, veramente, anche per me, che non ci ho dormito. Faccio fatica a spiegarmi e ad accettare il risultato, ma bisogna guardare avanti.
    Sono tuttavia stato molto contento di un aspetto che a volte passa in secondo piano. Nonostante il nervosismo creato dall’arbitraggio che ha danneggiato seriamente l’incontro da una parte e dall’altra indistintamente, nonostante gli avversari tentassero a loro volta di innervosire e provocare, i miei ragazzi non sono mai caduti nel tranello della reazione.
    Anche in 10 per tutto il secondo tempo abbiamo macinato gioco, seppure in difficoltà, senza rischiare mai … peccato nel recupero prendere un gol evitabile …
    Comunque bravi ragazzi, avete dato tutto.
    Avanti tutta e ora pensiamo alla prossima partita.
    Forza Villapizzone !!!
    #cdavillapizzone #gialloviola


  • La differenza

    Mi sono già trovato in questa situazione, più di una volta, e la conclusione non è stata positiva, ma questa volta è andato tutto diversamente.
    Il campionato è qualcosa di complicato da gestire, non è come una partita secca, sei dentro o se fuori. Ci possono essere degli alti e dei bassi da gestire, perchè stare sempre lì e non mollare mai non è semplice né dal punto di vista fisico né soprattutto da quello mentale.
    Quindi alla prima di campionato eravamo (sì, lo ammetto, anch’io) tutti un po’ tesi, ma i ragazzi dovevano cercare di stare tranquilli e pensare solo a giocare e divertirsi.
    LA DIFFERENZA rispetto alle mie esperienze precedenti è proprio qui, sono loro: I RAGAZZI.
    Il primo tempo ha fatto vedere che noi c’eravamo ma eravamo troppo concentrati sul dover segnare a tutti i costi, subito, e non ci siamo riusciti, anzi, al 42′ Simone ha pure fatto un autogol che avrebbe potuto abbatterci moralmente.
    Dal canto mio a quel punto mi ero tranquillizzato, ci voleva un gol per sbloccare la situazione, non importa se fatto o subito, ma un gol per aprire la mente. Ero estremamente sicuro che l’avremmo vinta comunque facendo almeno 3 o 4 gol nel secondo tempo, ma tanto da dirlo ai ragazzi, cercando di dar loro quella serenità che serviva.
    Nel primo tempo troppi lanci lunghi e invece desideravo il gioco palla a terra. Non c’era da parte loro convinzione in questo perchè non si sentivano sicuri. Quando questo sentimento al 10′ del secondo tempo è passato, tutto è cambiato. Gioco, velocità, palla a terra e anche un po’ di fantasia.
    Il risultato finale Masseroni 1 – Villapizzone 4.
    Migliore in campo? Il Villapizzone.
    Non mi sento di fare pagelle perchè tutti, sia quelli che hanno giocato sia quelli che sono entrati nel secondo tempo hanno dato il massimo e anche chi, pur non giocando, era pronto ad entrare, si leggeva loro negli occhi la voglia che avevano di contribuire.
    Infine faccio mio un pensiero del Paolo Bettinelli: “Se Betti (Matteo) avesse tirato 100 volte oggi non l’avrebbe proprio messa dentro”.
    Non era giornata per lui. Parecchia sfortuna, ci ha provato in tutti i modi e Legnani, il portiere della Masseroni, ha fatto miracoli per fermarlo.
    La squadra c’è, siamo sul pezzo, siamo pronti per questo ritorno di campionato.
    Forza Villapizzone !!!
    #cdavillapizzone #gialloviola


  • Ci siamo quasi

    Sabato prossimo, 25 gennaio 2020, parte il girone di ritorno Juniores Provinciali e per noi comincia il percorso più difficile, ma allo stesso tempo più entusiasmante, l’inseguimento di un titolo che desideriamo e per il quale lotteremo con tutte le nostre forze.
    La prima partita sarà probabilmente la più importante e difficile perchè ci costringe ad essere determinati e determinanti sin da subito, senza se e senza ma, togliendosi rapidamente i dubbi che possiamo avere incamerato nelle nostre teste per colpa di questa assurda lunga pausa invernale.
    L’attenzione in tutto deve diventare una spinta e non un freno al nostro gioco.
    Deve essere il naturale atteggiamento che ci permetta di essere sicuri di noi stessi.
    Per ora fermiaci qui. Parleremo dopo la partita.
    Forza Villapizzone !!!
    #cdavillapizzone #gialloviola


  • Freddo e Allenamenti

    Spesso si sottovaluta il freddo o, non potendo fare altrimenti, non ce ne si preoccupa, ma può diventare un grave errore e creare grandi problemi fisici.
    Anch’io inizialmente non ho dato troppo peso all’argomento, ma col verificarsi degli eventi e quindi degli infortuni ho cominciato a preoccuparmi e, cercando delle soluzioni possibili, ho trovato e sto anche oggi provando diverse soluzioni.
    Tutto si basa sul riscaldamento, fatto bene, in modo dinamico, non traumatico, ma intenso. Poi magari i preparatori atletici mi cazzieranno perchè ovviamente sono più preparati nello specifico.
    Tuttavia io cerco di utilizzare l’arma migliore che ho: esperienza e buon senso.
    Durante le esercitazioni che seguono il riscaldamento cerco di non farli mai fermare, ma solo rallentare tra un lavoro e l’altro con al massimo 30” di recupero, in modo che non possano rafrreddarsi e stressare l’apparato muscoloscheletrico con la ripartenzadopo una pausa troppo lunga.
    Per il momento sembra funzionare, ma sono aperto anchew ad altre possibilità purchè siano migliorative sulla salute dei ragazzi.
    Anche il pre-partita deve essere gestito con accuratezza, perchè sempre più spesso sento di ragazzi che si fanno male in fase di riscaldamento.
    In questi casi il grande nemico è la FRETTA. Non si può prescindere dagli orari, ma il riscaldamento è più importante di tutto perchè deve garantire la corretta partenza, anche perchè la gara è agonismo puro, quindi si da il massimo se non anche di più e questo stressa molto il fisico.
    Insomma, il mio messaggio è: “Non trascurte e non sottovalutate mai il riscaldamento, fatto bene, e fatelo fare con i tempi necessari, non in fretta.
    E intanto avanti tutta con la preparazione durante la pausa invernale … ma che freddo.
    Forza #cdavillapizzone


  • 2020, SI RIPARTE !

    Le feste sono finite e ne portiamo tutti i segni, chi più, chi meno.
    Adesso prevale il desiderio di ricominciare da dove eravamo rimasti, lavorando per recuperare ma anche per migliorare, perchè il margine è tanto ed è ora di cominciare a colmarlo.
    Quindi lavoro duro, sudore, fatica e tanta grinta, l’anima e il DNA di questa squadra che ha sempre lo stesso obbiettivo.
    La parte più difficile sarà iniziare i lavori, ma una volta preso il ritmo e superato lo scoglio psicologico della soglia di fatica, tutto prenderà la giusta piega.
    Ora avanti tutta, umiltà, testa bassa e lavorare duro !!!
    Forza Villapizzone !!!
    #totalmentedipendente


  • Giro di boa

    Finisce il girone di andata con un risultato parzialmente soddisfacente (lo so, sono incontentabile. Perdonatemi).
    Poco si poteva fare di meglio e sicuramente l’impegno e il sacrificio hanno portato al risultato, sperato ma soprattutto cercato in tutti i modi.
    Primi nel girone insieme all’Afforese.
    Ora una lunga attesa per la ripresa del campionato che avverrà il 25 Gennaio 2020, ma nel frattempo una pausa relativa.
    Servirà per ricaricare il cervello, scaricare le tensioni, recuperare forze fisiche e mentali, oltre agli infortunati (che sono tanti).
    Per fare un primo resoconto della stagione posso solo dire che ho un gruppo di bravi ragazzi motivati, che hanno meritato quello che abbiamo raccolto fino ad ora e ho uno staff invidiabile, competente, che non si limita alla mera burocrazia, ma al contrario è un punto fermo con cui confrontarmi quando ho dei dubbi, quando un’idea o uno spunto può chiarirmi le idee su scelte e decisioni da prendere (li ascolto sempre anche se poi decido io).
    Ora riposiamo per Natale, ma subito dopo si ricomincia per preparare un girone di ritorno dove dovremo essere cresciuti atleticamente, tecnicamente e tatticamente … insomma … su tutto.
    Buon Natale a tutti e …. FORZA VILLAPIZZONE !!!!


  • NICOLA

    Non so nemmeno da dove cominciare.
    Ci sono persone che segnano la tua infanzia con la loro sola presenza, con il loro esempio, senza fare cose ecclatanti come vincere una Champions, ma facendo cose grandiose come essere “normali”.
    El Trumbè, non dico altro, uno che si da da fare, che ha messo su una famiglia fantastica, con 3 figli tanto diversi tra loro quanto uniti (e per me amici di sempre anche se non ci si vede mai).
    Quando trascorri la tua infanzia in mezzo a persone così, esempi che caratterizzano in modo incisivo il tuo mondo (e fortunatamente ne ho conosciute parecchie), inevitabilemnte restano nel cuore, nella mente, come segni indelebili di un passato che non tornerà ma che in fin dei conti non se n’è mai andato, perchè ogni giorno qualcosa di quei tempi torna.
    Cresci e perdi di vista questi monumenti, dimentichi, o forse solo parcheggi nei ricordi da qualche parte i momenti in cui parli della Juventus, grande passione comune, tutte le domeniche dopo o prima della messa dei giovani … ricordo ancora quello che mi dicevi di Maifredi, allenatore forse solo sfortunato con cui la Juventus ha vissuto uno degli anni più brutti della sua storia, o di Platini straordinario … ma ce ne sarebbero tante da raccontare.
    Oltre a tutto quello che facevi in oratorio, per il calcio, per gli altri … già, per gli altri.
    Ma ricordo in modo particolare i tuoi presepi, che progettavi, reaalizzavi e poi … dei capolavori.
    Ora sei libero. Ora puoi finalmente essere libero.
    Non posso esprimere il pensiero o il sentimento comune, perchè per ognuno è diverso, ma per quanto mi riguarda ho perso una persona che ha fatto parte in modo rilevane della mia adolescenza e mi trattava e voleva essere trattato come un Amico.
    Ciao Nicola.


  • La fiducia in se stessi

    Sabato scorso 7 Dicembre 2019 abbiamo incontrato in casa il Baggio Secondo.
    Una squadra fisica, che ci ha pressati da subito, ci ha forse un po’ intimorito, ma senza nulla togliere agli avversari la colpa è stata principalmente nostra.
    Abbiamo avuto paura, nel senso di insicurezza, paura di sbagliare, di fare qualcosa che poi non fosse la cosa giusta e a volte basta poco che questo sentimenti si trasmetta a tutta la squadra.
    E questo è successo all’inizio anche se siamo andati in vantaggio quasi subito, senza permetterci di giocare, di divertirci … già, perchè come ricordo sempre ai ragazzi ci si deve divertire per il GIOCO del Calcio si chiama GIOCO in quanto tale, se non ci si diverte tutto diventa faticoso e difficile.
    Alla base di tutto però deve esserci qualcosa che ci metta in condozione di giocare, di divertirci e quindi di essere noi stessi, e questa è la FIDUCIA IN NOI STESSI.
    A volte ci si sente insicuri, incerti, può capitare, ma deve essere un attimo, bisogna essere consapevoli di quello che si fa e soprattutto farlo con determinazione, insomma … BISOGNA TIRARE FUORI LE PALLE … e questa squadra ha le palle, eccome se le ha, ma ogni tanto se ne dimentica, si distrae per poi svegliarsi di colpo come a dire “ma cosa stiamo combinando?!?! FORZA, AVANTI TUTTA!!!”.
    Qui non c’è una colpa specifica, ma basta che uno solo o che qualcuno perdano serenità e sicurezza, per trasmettere questa negatività a tutta la squadra.
    Nel secondo tempo però abbiamo reagito e abbiamo risolto una partita che poteva complicarsi troppo.
    L’unico dispiacere vero è stato l’infortunio di Amendolaggine. Brutta distorsione e uscita dal campo prima della fine del primo tempo.
    Quindi un abbraccio e un augurio di pronta guarigione.
    Ora concentrazione massima sull’ultima di andata e puntiamo al massimo risultato per chiudere al top prima della pausa Natalizia