Torno spesso sull’argomento “qualità della scuola calcio” perché sin da piccoli i bambini dovrebbero essere abituati a giocare, divertendosi, ma imparando, migliorando su vari aspetti tecnici individuali grazie alle stimolazioni date dagli istruttori educatori.
Ho sempre trovato molto importante per il gioco collettivo la Visione Periferica (VP) perché avere la più ampia visione di gioco ti permettere di fare una scelta tra mille a disposizione. Se vedi poco hai anche poco da scegliere.
Tante volte abbiamo sentito dire o abbiamo detto noi stessi “ti ho visto passare con la coda dell’occhio” … certo, è un modo di dire, ma fa capire benissimo cos’è la VP.
Va allenata, come qualunque altra cosa, ma va anche stimolata e farlo quando sono ancora pulcini o esordienti permette di far loro assimilare una tecnica che in realtà serve anche per la vita quotidiana.
Innanzi tutto ho sempre fatto distinzione tra VP Verticale e VP orizzontale, anche perchè la VP in realtà è a 360 gradi frontali.
Diciamo che con queste due immagini esprimo il concetto.
Ci sono innumerevoli situazioni in cui diventa importante la migliore gestione possibile di questa capacità, al punto tale che diventa una risorsa, una potenzialità che permette di creare una migliore sinergia tra il proprio gioco o la propria giocata e qualunque cosa succeda in campo, che si tratti del movimento di un compagno o di un avversario.
Non aver allenato la VP nelle giovanili, diventa un grande limite quando arrivi alle categorie Juniores, Primavere o peggio ancora Prime Squadre.
E’ comunque una situazione che secondo me può essere recuperata anche con la maggiore età, ma ci vuole applicazione e scioltezza mentale.
Una situazione pratica in cui torna utile la VP verticale è poter giocare e ricevere palla, controllandola, tenendo lo sguardo alto il che permette di vedere cosa succede intorno (o meglio davanti) a me. In pratica quando ti gridano “alza la testa!!!” oppure “devi giocare a testa alta !!!”.
Un’altra situazione può essere il compagno che si propone in sovrapposizione larga e, vedendolo partire con “la coda dell’occhio” lo si può eventualmente lanciare in profondità. Ovviamente è solo un esempio per far capire il concetto.
Capite quindi quanto può essere importante stimolare questa abilità nel gioco del Calcio, ma quanto possa essere importante anche quando si attraversa la strada, quindi nella vita quotidiana.
Ci sono esercitazioni che possono aiutare in tal senso e, cercando su internet, ne ho trovate alcune che ritengo utili, ma ci tengo a sottolineare che io inventerei, a seconda dei ragazzi che ho a disposizione, delle loro capacità e dei mezzi che ho a disposizione.
Qui troverete anche attrezzi che non tutti hanno, come i LED che sempre più allenatori (me compreso) utilizzano.